Il cielo sopra il Monviso : non vorrei volare troppo in alto, ma ispirandosi al grande film “il Cielo sopra Berlino” in cui 2 angeli interagiscono con i berlinesi nel grigiore della guerra fredda, noi questa mattina partendo dalla borgata di Sampeyre: Confine, dove Mauro Galliano ci aspettava nella sua prestigiosa maison, siamo partiti nel grigiore, non perché la Val Varaita non sia bella, ma a causa delle nuvole che ci avvolgevano. Io, Facavia, Barbun, Roby e naturalmente la guida indigena MauroG, incuranti dell’atmosfera rarefatta, ci mettiamo in marcia: i primi Km sono su asfalto , lo sterrato inizialmente non è particolarmente impegnativo, ma dura poco, presto il bellissimo sentiero leggermente più largo di un single-track, pur avendo un fondo quasi sempre buono, comincia ad impennarsi con una pendenza al limite del ribaltamento, l’assistenza elettrica è fondamentale anche se non impedisce di mandare i battiti cardiaci a mille. Finalmente a circa metà della salita, ci viene concessa una piccola tregua, la strada dopo un ponte che ci permette di attraversare il torrente Vallante decide di salire dolcemente e come per incanto, forse un angelo che risiede in zona, decide di svelarci uno splendido cielo cobalto e offrirci la severa sagoma del Monviso alla nostra destra, il tempo di meravigliarci e gioire, ecco che dobbiamo nuovamente impiccarci e ricominciare la salita proibitiva. Non ci vuole molto data la pendenza, ad arrivare ai circa 2400 mt, dove la moderna sagoma con il tetto bianco del rifugio Vallante ci appare, accanto ad uno splendido lago. La sapiente guida dell’indigeno Mauro ci permette di fare una splendida discesa con delle varianti rispetto alla salita. Meglio di quanto abbia fatto io potranno raccontarvi gli occhi di Evinrude, che Facavia ha mandato a vagare senza risparmio (alla fine aveva esaurito tutte le batterie), per cui avremo presto una testimonianza in 4K.
Seve Assietta