..solo a pronunciarlo “ a fa’ grane’ la pel”
Siamo in Val Pellice, meeting point dopo il ponte sul torrente omonimo per la comba dei Carbonieri nei pressi di Bobbio (732 mt). Si completa la procedura di controllo e poi tutti in sella. Un saluto agli anziani del Borgo vicino,.... andua andeve fioj,....Barant,.....Boja feru as veduma dop!!.
Si parte, il gruppo e’ caricatissimo e punta subito il rifugio Barbara (1753 mt), strada tutta asfaltata ma con pendenze importanti che mettono a dura prova le nostre giunture. Si prosegue su strada sterrata sino ad arrivare al Col Barant (2425 mt) con omonimo rifugio, dove sugli ultimi tornanti un comune Biker si interroga: ma chi mela fatto fare.....noi No!! Il paesaggio mozzafiato e i profumi che si respirano sul colle ripagano tutte le fatiche. Bene, allacciate le cinture che inizia la discesa verso la suggestiva conca del Pra’ fino a giungere al terzo rifugio, il Jervis (1732 mt). È questa volta la polenta concia e non + salsiccia, spezzatino, formaggi con birra a go go' e' stata nostra. Il nostro arrivo ha creato un po' di fermento, anche perché la versione village people e' stata molto apprezzata come ovviamente le nostre gesta. Riprendiamo la discesa su strada sterrata sino a giungere a Villanova (1285 mt), da qui si prosegue su asfalto sino a Bobbio dove tutto ebbe inizio.
E qui clicco, urca se mi piace, in quanto al nostro arrivo al grido, Missione compiuta, gli stessi very normal people del Borgo ci sono venuti incontro intonando un canto Alpino della tradizione,dove pero’ era evidente che il vino aveva gia’ fatto il suo corso. Avete presente “An ciuc’ ansema a nasu ca braia” ma il clima era talmente festoso che anche il mitico Claudio Villa sarebbe stato uno di noi. Alla fine mancavano solo le” anciue al verd”, pero’ il titolo “B de B”, Bikers de Barant c’e’ lo siamo meritato.
IsoCap