#24hFinaleLigure
Inizia con il botto il 2022 x i #LaslaAnde, subito in trasferta fuori Regione….ma che emozione!
Altopiano delle #Manie con panorami mozzafiato lungo tutta la costa per poi scivolare dapprima sul Singletrack #Taboga , cimentarsi con non poco casino sul sentiero dei #PontiRomani e chiudere in bellezza sul Singletrack da brividi #DHman dritto x dritto su #Varigotti
IsoCap
Finalmente i Laslandè sulle Manie! La missione in avanscoperta del novembre scorso, ci aveva fatto capire che dovevamo portare il prezioso vessillo che ha sventolato sulle nostre montagne, anche su questo regno elfico incantato. Nonostante il freddo pungente di una giornata, forse delle più fredde, di questo strano inverno, con sprazzi primaverili, stavolta le truppe del Laslandè accorsi in forze alle 9 in punto sono tutti a Finalborgo. L’obbiettivo è l’altipiano delle Manie, che è il cuore di questo territorio, per quanto riguarda sentieri impareggiabili per le nostre ruote grasse. Arriviamo sull’altipiano, seguendo una strada asfaltata alla fine di Finale (verso levante), che fortunatamente dopo alcuni tornanti, ci permette di lasciare le temperature glaciali patite all’ombra, per ristorarci e poterci liberare di alcuni indumenti (per la verità Isocap e Lurens erano partiti dal parcheggio già con in pantaloni corti!). Dopo alcune incertezze (occorre prendere possesso del territorio) sull’altipiano decidiamo di lasciare le tracce ed improvvisare, cominciamo ad assaggiare i sentieri, subito tanto per scaldarsi una svolta a destra (presa con l’avallo non consapevole dei muscolari) con il nome poco raccomandabile strada delle lapidi bianche (il nome me l’ha rivelato lì per lì Komoot, ma non l’ho divulgato), comincia a salire con una pendenza e delle pietre tagliate come lapidi(appunto) parallele e oblique rispetto alle nostre ruote. La fatica intensa, e fortunatamente breve, viene premiata con una discesa tobooga entusiasmante con paraboliche e cambi di pendenze straordinari. Arriviamo nelle vicinanze, del punto panoramico già a noi noto per la gita precedente, e che avevamo a lungo decantato, tanto che Andrea chiedeva con insistenza che lo portassimo a conoscere. Tale punto, per la cronaca, si chiama Bric dei Crovi, lo raggiungiamo, e come al solito lo troviamo molto frequentato da biker ed escursionisti a piedi, la leggenda dei Laslandè nel frattempo comincia a farsi sentire in zona attraverso alcuni fan, tanto è vero che una ultras meno timida, si fa avanti facendo delle avance ad Isocap, le foto non censurabili (quelle compromettenti sono state eliminate) documentano questo incontro. Dopo interviste volanti fatte ai numerosi biker fratelli che sfrecciavano, decidiamo di andare a cercare la strada dei ponti romani, che riusciamo ad andare a prendere, la quale scende verso Calvisio (direzione Finale) con single treck tecnici il giusto, dopo qualche indecisione, anche dovuti alle indicazioni non precise ricevute, riusciamo a riprendere la strada maestra dei ponti Romani, trovandoli più o meno tutti (ponte Sordo, ponte Cieco ecc.) e risaliamo sulle Manie, a questo punto per scendere sulla costa, decidiamo temerariamente di prendere la DH maschile, già sconsigliataci la volta scorsa (allora l’avevamo evitata), effettivamente confesso che presentava qualche tratto un po' impegnativo, ma per capire meglio la difficoltà a parte Fabri, può riportare le parolacce proferite durante e dopo il gesto tecnico. Il resto è storia arrivati sulla spiaggia non abbiamo resistito ad un tuffo con le bici in mare con tanto di bandiera che garriva sulla spiaggia di Varigotti.
Seve Assietta